Parlare di moda non è facile. Lo dimostrano il mio indugiare sulla tastiera e il soppesare le parole come se dovessi temere il giudizio di qualcuno, come se da un momento all'altro dovessi sentirmi dire con fare schizzinoso "è solo un altro fashion blog". Il recente boom di questi ultimi infatti, di certo non aiuta quanti, esperti del settore o meno, vogliono imbarcarsi in una delle più belle avventure culturali degli ultimi secoli.
Personalmente ho assistito alla nascita dei blog e ho aperto il mio primo diario personale quando ancora il fenomeno era sconosciuto; ho dovuto subire le battute più stupide quando affermavo che per hobby scrivevo su un blog, poi d'improvviso i diari personali sono diventati un must, addirittura in alcuni casi hanno acquisito una tale autorevolezza, che persino i giornali e le rispettive penne si sono sentiti minacciati e hanno dato inizio a un'importante rivoluzione culturale ancora in atto. E mentre siamo nell'occhio del ciclone e il modo di comunicare è in evoluzione costante, milioni di parole, pareri e commenti circolano in rete ogni giorno, in ogni momento; a volte centrano il bersaglio, colpiscono, fanno audience, a volte purtroppo abusano, eccedono e vengono utilizzate senza nessuna consapevolezza.
E siccome da qualche anno ho sviluppato un profondo interesse non solo per le nuove tecnologie, ma anche per la moda e le nuove tendenze, e con risultati più o meno soddisfacenti ho accumulato esperienza nel campo, dopo un lungo percorso fatto di collaborazioni e blog personali, ho deciso di aprire un angolo tutto mio che parli di moda. Se lo fan tutti e in maniera anche alquanto pessima, mi sono detta, perchè non provare a fare qualcosa di diverso!
Qualcuno mi conoscerà già, altri, molti spero, impareranno a conoscermi attraverso queste pagine, vorrei però poter dare a tutti il benvenuto in quello che sarà uno spazio di condivisione, un blog indipendente di moda e sulla moda, sempre che si abbia ben a mente il significato di questo termine, ultimamente abusato e legato a facili fenomeni di costume noiosi e a mio avviso insignificanti.
Il Senso della Moda nasce così per condividere una passione comune a molti, raccogliere notizie e appunti sulle nuove tendenze, ma soprattutto non dimenticare le radici della moda, la storia e l'intero percorso compiuto da quest'arte fino ad oggi. Perchè dietro a un'immagine si cela sempre una parola e dietro un'accattivante presenza devono esserci necessariamente contenuti. E proprio come diceva ai suoi tempi Roland Barthes "la moda esiste solo attraverso il discorso che si fa sulla moda, quel discorso che, parlandola, la produce".
E siccome da qualche anno ho sviluppato un profondo interesse non solo per le nuove tecnologie, ma anche per la moda e le nuove tendenze, e con risultati più o meno soddisfacenti ho accumulato esperienza nel campo, dopo un lungo percorso fatto di collaborazioni e blog personali, ho deciso di aprire un angolo tutto mio che parli di moda. Se lo fan tutti e in maniera anche alquanto pessima, mi sono detta, perchè non provare a fare qualcosa di diverso!
Qualcuno mi conoscerà già, altri, molti spero, impareranno a conoscermi attraverso queste pagine, vorrei però poter dare a tutti il benvenuto in quello che sarà uno spazio di condivisione, un blog indipendente di moda e sulla moda, sempre che si abbia ben a mente il significato di questo termine, ultimamente abusato e legato a facili fenomeni di costume noiosi e a mio avviso insignificanti.
Il Senso della Moda nasce così per condividere una passione comune a molti, raccogliere notizie e appunti sulle nuove tendenze, ma soprattutto non dimenticare le radici della moda, la storia e l'intero percorso compiuto da quest'arte fino ad oggi. Perchè dietro a un'immagine si cela sempre una parola e dietro un'accattivante presenza devono esserci necessariamente contenuti. E proprio come diceva ai suoi tempi Roland Barthes "la moda esiste solo attraverso il discorso che si fa sulla moda, quel discorso che, parlandola, la produce".
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